Rubia Gallega. Ma la “Vaca Vecia” si fa anche in Italia?

Abbiamo spesso parlato di razze bovine, avevamo fatto anche un articolo (e video) sulle mode cui anche questo settore non è permeabile. Ebbene oggi parliamo della moda del momento: la Rubia Gallega, la vaca vieja galiziana (italianizzata in Vaca Vecia nel titolo…).

Un tempo qui nella mia zona di Ferrara la vacca vecchia veniva chiamata la “Manzarda”, bella imponente e con una carne di gran gusto. Ebbene si! I nostri allevatori italiani fanno la Vaca Vecia, si è sempre fatta e continueranno a farla, una vacca portata all’ingrasso, certo non sempre allevata a pascolo, ma comunque una grande carne.

rubia gallega galiziana

Rubia Gallega: l’importanza del marketing e del fare “sistema”

Come in tutte le cose che fanno gli spagnoli il fattore marketing e comunicazione è sicuramente un qualcosa di dirompente, che penetra nel mercato e si fa conoscere. Fiere, internet, distributori… i nostri vicini  sanno fare molto bene a vendere e valorizzare il loro prodotto!

Attenzione non si sta parlando di qualità, nessuna classifica, si sta solo facendo un po’ di analisi di comunicazione di prodotto. Punto dolente sul quale stiamo insistente da anni ma che evidentemente ancora ci vede (almeno nel nostro settore o categoria) in grave ritardo. Forse non ci si crede fino n fondo, quasi che la comunicazione non facesse parte del nostro lavoro.

Eppure i dati sono sotto gli occhi di tutti e basti pensare che appena diciamo “Rubia Gallega” sappiamo già benissimo di cosa stiamo parlando. E se diciamo ad esempio…CINISARA? Siamo sicuri di riscontrare la stessa popolarità? Eppure è sempre una grande razza.

E se poi ci spostiamo in campo suinicolo…
Chi è che non conosce il Pata Negra?!..

MA se dico…Nero delle Nebrodi, lo conoscono tutti???

(come non sapete cos’è il Nero delle Nebrodi, è un suino di razza autoctona italiana origine Sicilia, monti Nebrodi per l’appunto).

Il problema è che un lombo di Rubia, come sa bene chi è dell’ambiente,  si arriva a pagarlo fior di quattrini, vi sono prezzi che vanno dai € 50,00 in su, fino ad arrivare  ad oltre i € 150!!!

Poi vediamo allevatori italiani che, sebbene facciano lavori eccellenti sui propri capi anche di razze autoctone: Piemonetse, Marchigiana, Romagnola, ecc… non arrivano sicuramente a quei prezzi!
Anzi a volte bastano 10 centesimi in più sul prezzo applicato su queste eccellenze italiane per orientare il possibile cliente a comprare altro.
Eppure ci sono razze straordinarie, si ricercano i migliori alimenti da somministrare al bestiame, si fa benessere animale… però, chissà per quale motivo, spesso il prezzo di vendita non ripaga gli sforzi.

Possiamo allora pensare che sia ANCHE la forza del marketing e della comunicazione di un consorzio fortissimo come quello della Rubia Gallega (che conta ormai più di 2400 dipendenti), possa fare la differenza e padroneggiare il mercato di un altra nazione?

Direi proprio di si, i numeri parlano chiaro e la popolarità che riscontriamo pure.
Probabilmente i nostri consorzi non sono così organizzati, non hanno abbastanza forza o forse non sono interessati ad altri mercati dove, magari, la nostra carne sarebbe più valutata!

Bene, non togliendo nulla a nessuno posso garantire per esperienza che anche in Italia si allevano delle straordinarie Vacche Vece! Ma bisogna andarle a cercare! Se però riuscite ad assaggiare un pezzo di queste carni…beh! Vi posso garantire che il confronto lo reggono, senza sfigurare.

 

7 pensieri su “Rubia Gallega. Ma la “Vaca Vecia” si fa anche in Italia?

  1. Alberto Venturi

    Complimenti per avere espresso il concetto in modo così chiaro , concordo al cento per cento con quanto scritto .
    Finalmente qualcuno che cerca di dare risposte che vanno oltre le mode e le suggestioni del momento.

    Rispondi
  2. Giovanni

    Non sono pienamente d’accordo. Anzi, mi stanca sentire che all’estero sono solo piu bravi nel marketing ma anche in Italia abbiamo qualità a volte troppo nascoste. In particolare nel tuo ragionamento vedo mescolati due concetti diversi.
    Abbiamo carni di qualità poco conosciute e questo è vero.
    Anche gli spagnoli mi fanno assaggiare piatti o materie prime ottime che in Italia neanche sappiamo esistano. E per fortuna.
    Anche la lotta ai prezzi e un valore non riconosciuto esiste in Italia e in Spagna. Perché dobbiamo essere sempre i migliori e i più bistrattati?
    No caro mio sono orgoglioso di essere italiano, di mangiare una buona galega, come una buona Fiorentina. Vuoi dire che la Nostra razza Chianina non è famosa in tutto il mondo? Vuoi sapere a che prezzi l’ho trovata in Spagna?
    Insomma, siamo anche noi bravi a fare marketing e non mi stupirebbe se qualche spagnolo lamentasse costi eccessivi per una buona costata italiana.

    Rispondi
    1. Lorenzo Rizzieri Autore articolo

      Buon giorno è sempre e solo questione di opinioni. Fatto sta che a numeri o esportazione l’Italia rispetto alla Spagna non può nemmeno essere paragonata. Chianina esportata? se ha prezzi alti è perchè vi è poco prodotto e forse e mi auguro tanta richiesta.
      Grazie mille per la Sua opinione

      Rispondi
  3. Roberto

    Interessante come sempre…
    Mi piace molto la rubia gallega, mi piacerebbe ancora di più un prodotto nostrano, io sono delle parti di Torino, dove trovare della vacca vecchia?
    Grazie

    Rispondi
    1. Lorenzo Rizzieri Autore articolo

      Buon giorno.
      Non ne conosco ma so che la macelleria Biassoni a Milano tratta il Bue altro grande prodotto Italiano

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.