Biologico si, biologico no…

Torniamo a parlare di biologico ed in particolare di carne Bio.
Abbiamo assistito negli ultimi decenni a grandi cambiamenti nel settore alimentare. Dall’inizio degli anni 70 quando la grande distribuzione ha inizato a prendere il sopravvento, nel campo macelleria anche per la DISUNIONE della categoria, abbiamo assistito ad un vera conquista indiscussa di mercato. Oggi chi la fa da padrone, nel campo commerciale, è sempre la GDO.

Ora anche i big vogliono mostrarsi attenti all’ambiente e agli animali…

Ma recentemente anche nel sottore dei “big” del mercato si nota un cambiamento, probabilmente anche grazie all’opera di informazione e sensibilizzazione perseguito da alcune trasmissione televisive che hanno mostrato al grande pubblico  i maltrattamenti (spesso consentiti e regolati dalla Legge) e le condizioni degli animali dei grandi allevamenti intensivi.

Ora e sempre più frequentemente anche le più note marche producono  spot pubblicitari per comunicare la sensibilità, la cura e l’amore che caratterizzerebbero gli allevameti da cui proviene la propria carne ( anche se nelle immagini spesso i bovini mostrati sono da latte e non da carne, quindi di qualità diversa anche se allevati nel miglior modo…)

Detto ciò, negli anni successivi alla diffusione della GDO,  si sono visti e semre più si registrano, prezzi delle carni ALLUCINANTI… Ciò ha (volutamente?) spinto fuori dal mercato molta della rete vendita tradizionale  fatta di piccole botteghe restituendo ai supermercati l’egemonia.

Se è in parte vero che maggiori quantità di acquisto consentono economie occorre essere consapevoli che NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI per risparmio SUI COSTI DI PRODUZIONE si agisce sul numero degli animali per spazio disponibile e sull’alimentazione degli stessi, cioè sugli indici di benessere animale!

Eppure dicevamo del cambiamento di cui tutti sembrano farsi artefici e portatori …  si vedono carni biologiche, spot, sigle che riecheggiano il benessere animale e la grande sensibilità. Si è passati anche sul fronte dei prezzi a valori sottoregime di mercato a prezzi che vanno oltre ogni logica di mercato, solo per un’etichetta con scritto BIO.

Perchè???

C’è chi era “Biologico” prima che fosse di moda

chimica negli alimenti: stili di vita di un tempo

Lo Zio Claudio Rizzieri fondatore con mio padre Maurizio della nostra macelleria in un’immagine d’epoca

Il mio pensiero in tutto ciò va ad alcune persone … Va a coloro che dagli inizi anni 70 ad oggi hanno continuato e molte volte migliorato il lavoro con le aziende agricole che, con o senza etichette BIO, hanno SEMPRE, incensantemente, tutti i giorni, senza guardare alle festività, a credere in un lavoro impostato senza chimiche, ad allevare nel rispetto dell’animale ed orgogliosi dei propri animali.

Va a coloro per i quali, quando ancora nemmeno si sapeva cosa significasse Bio, il Biologico era già nel loro quotidiano, nella loro mente, perchè inteso non come buisness ma come filosofia di vita, come alimentazione sana per sé e per i figli.

Va a quella gente che ha dedicato anima e corpo al proprio lavoro, mantenendo una coerenza e continuità anche nei prezzi di mercato (senza assurde oscillazioni che passano da 4 euro al Kg a 22 euro al Kg).

produttori carne bio

Va a gente che non si è mai vantata e non si vanta di ciò che fa, gente che non passa attraverso spot pubblicitari o piani di marketing per farsi conoscere, gente che con grande dignità ha sempre voluto fare il proprio lavoro basandolo su un’idea di vita, per un credo per dare un qualcosa in più e per far trovare ai loro figli un mondo migliore.

A queste persone dedico questo articolo i veri EROI COMMERCIALI DEL NOSTRO TEMPO.

 

 

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