Ho trascorso i primi otto anni della mia vita in campagna con mio nonno. Ero piccolo, ma facendomi passare tutto per gioco riusciva ha coinvolgermi e a farmi conoscere la bellezza della natura, le stagioni, le piante i fiori. E così passavo in mezzo ai campi con i miei piccoli attrezzi (zappa, badile) la maggior parte del mio tempo…
Raccoglievo e mangiavo dai bacelli attaccati alle piante dei piselli, vedevo crescere il mais, la soia, il grano e l’uva, dalla quale a settembre si faceva la vendemmia e si pestavano i grappoli per ottenere prima il nettare (il mosto) poi il vino.
Ho imparando a pulire e mangiare la spiga del grano e mi è parso incredibile quando, su consiglio di mio nonno e continuando a masticare, mi ritrovai in bocca un chevingum!!
Piccole e grandi scoperte che hanno caratterizzato la mia infanzia e che proseguirono ben presto in macelleria dove mio padre mi permetteva di seguirlo raccontandomi le basi del suo lavoro e della sua etica. Le produzioni dei salami e della salsiccia furono le prime occasioni di diretto contatto con la carne e la sua trasformazione. Continua a leggere